Un progetto per chi crea ogni giorno.
Una tuta da indossare.
Una visione da condividere.
Un abito Manifesto.
La Tuta Asile nasce dal desiderio di intrecciare moda, arte e identità in un unico gesto.
Ispirata alle tute da lavoro degli anni ’50 – indossate da artisti negli atelier e da operai nei laboratori – è stata ridisegnata con linee morbide e gender neutral, pensata per accompagnare ogni movimento del corpo e ogni gesto quotidiano: mentre si crea, si lavora, si vive.
Comoda, essenziale e senza tempo, la tuta è un abito inclusivo e universale, capace di unire mondi diversi. Non appartiene a nessuna categoria, ma può essere scelta da chiunque come espressione autentica di sé, libera da etichette e confini.
Ogni capo è realizzato artigianalmente in Toscana, con materiali naturali o rigenerati, cuciture rinforzate e un ricamo interno che custodisce un messaggio: CREATES BEAUTY DESPITE TRAGEDY – perché la bellezza è la nostra forma più concreta di resistenza.
Disponibile in versioni a tinta unita o con stampe originali Asile, la Tuta è pensata per durare, per attraversare stagioni e contesti, per appartenere a chi la sceglie. Semplice ed iconica allo stesso tempo.
Partecipare a LA TUTA significa scegliere di farne parte, liberamente.
È un abito pensato per chi crea, e può diventare un gesto di identità se lo senti tuo.
E, se vuoi, puoi raccontare la tua relazione con LA TUTA sui tuoi canali, usando l’hashtag del progetto #LaTutaManifesto e il tag del brand @asile_official ASILE raccoglierà queste voci nelle proprie storie.
Un piccolo gesto, un grande racconto condiviso.
Non è un capo per pochi, è un capo per tutte e tutti. Un abito Manifesto.
Un grazie speciale a chi ha prestato volto, tempo ed entusiasmo al progetto fotografico di
LA TUTA ASILE:
Elizabeth Bishop – Ballerina
Silvia Lemmi – Attrice di teatro
Lorenzo Covello – Ballerino
Alfredo Meschi – Artista e performer